Infrastrutture
La Linea guida
Una linea guida strategica sulle infrastrutture:
Linea guida per una politica della mobilità ciclistica - Infrastrutture [Italiano]
Le Schede tecniche
La linee guida sono corredate da 15 schede tecniche che forniscono informazioni più dettagliate sulle modalità di attuazione di politiche in materia di mobilità ciclistica e sono concepite come strumento di lavoro destinato a chi si occupa dell’attuazione delle politiche stesse:
1. Collegamenti della rete
2. Incroci e attraversamenti
3. Parcheggi
4. Trasporti pubblici
1. Collegamenti della rete
Piste ciclabili su corsia riservata
Una pista ciclabile su corsia riservata è uno spazio sulla strada riservato per legge alla circolazione dei ciclisti per separarli visivamente dal traffico. È consigliata quando un numero significativo di ciclisti circola su una strada a traffico moderato. Rappresentano una soluzione flessibile, rapida e dotata di buona visibilità per strade già esistenti, in quanto richiedono soltanto l’opportuna segnaletica orizzontale. Possono rappresentare un’alternativa a
una pista ciclabile in sede propria quando lo spazio necessario non è disponibile, ma unicamente se può essere garantita una sicurezza sufficiente. Piste ciclabili su corsia riservata (474 kb) [Italiano]
Piste ciclabili in sede propria
Una pista ciclabile in sede propria è l’infrastruttura ciclabile di qualità massima e separa fisicamente i ciclisti dal traffico. Si rende necessaria lungo le strade con molto traffico a velocità elevata e su percorsi ciclabili di grande utilizzo, nonché su reti ciclo-escursionistiche e per il tempo libero che spesso sono distanti dalle strade. Le piste ciclabili in sede propria attirano i ciclisti inesperti perché offrono sicurezza, ma richiedono anche un notevole spazio e sono relativamente costose. Sono molto sicure lungo i tratti di strada ma particolarmente pericolose in corrispondenza degli incroci. Piste ciclabili in sede propria (794 kb) [Italiano]
Strade ciclabili
Una strada ciclabile è una strada progettata in maniera tale da consentire ai ciclisti di dominarla visualmente e su cui il traffico motorizzato è tollerato. L’aspetto ricorda una pista ciclabile in sede propria di larghezza pari all’intera strada, su cui i veicoli a motore sono ammessi. Dal punto di vista normativo, una strada ciclabile è una strade a traffico misto. Le strade ciclabili possono essere prese in considerazione per i percorsi ciclabili principali su strade di accesso a zone residenziali. Strade ciclabili (380 kb) [Italiano]
Interventi di moderazione del traffico e mobilità ciclistica
Nelle aree residenziali con poco traffico lo spazio stradale può essere condiviso da tutti gli utenti in sicurezza e con praticità, senza alcun provvedimento specifico per ciclisti o pedoni. Il disegno della strada deve essere tale da invitare a rallentare lo scarso traffico locale mediante l’uso di profili stretti, rallentatori di velocità o entrambi. Tali dispositivi di moderazione del traffico devono essere adatti ai ciclisti. Riduzione del traffico e collegamenti per la mobilità ciclistica locale dovrebbero essere inclusi nella fase di progettazione di ogni nuova espansione residenziale. Interventi di moderazione del traffico e mobilità ciclistica (364 kb) [Italiano]
Contromano ciclabile
Contromano ciclabile significa che ai ciclisti è permesso percorrere una strada a senso unico in direzione contraria al flusso principale. Si tratta di una semplice misura di tipo normativo e ha un’elevata attrattiva per i ciclisti in quanto crea scorciatoie lontane dal traffico più intenso. Questa soluzione si è dimostrata sicura anche sulle strade più strette, purché il traffico e la velocità siano bassi. Il contromano ciclabile dovrebbe essere applicato a tutta la città, in modo che diventi una condizione normale per tutti ma che avvantaggia soprattutto i ciclisti. Contromano ciclabile (485 kb) [Italiano]
Biciclette e autobus
Il traffico misto di biciclette e autobus comporta un problema di sicurezza. In teoria, i percorsi ciclabili dovrebbero essere tenuti separati dai percorsi dei mezzi pubblici, ma ciò non è sempre possibile nelle aree urbane densamente popolate. Mentre sulle strade con limite di velocità a 30 km/h il traffico misto di biciclette e autobus è sicuro, a velocità superiori dovrebbero essere separati. Le corsie per autobus/biciclette possono rafforzare la rete fornendo scorciatoie aggiuntive, ma solo a velocità basse, su tratti brevi e con una struttura che garantisca la sicurezza. Non devono essere utilizzate come metodo per evitare scelte difficili. Biciclette e autobus (300 kb) [Italiano]
Ciclisti e pedoni
Ciclisti e pedoni si mescolano con facilità: le rispettive velocità non sono molto diverse e i ciclisti adattano il loro comportamento. Le biciclette dovrebbero essere ammesse nelle isole pedonali. Il traffico ciclistico e pedonale può essere misto nella gran parte dei casi, anche se è preferibile una moderata separazione fisica se i pedoni sono molto numerosi. I vantaggi per i ciclisti sono la disponibilità di scorciatoie e un accesso più comodo alle destinazioni incluse nell’area pedonale. Sulle strade strette, i percorsi per ciclisti e pedoni adiacenti o a uso in comune offrono una soluzione sicura e comoda. Ciclisti e pedoni (617 kb) [Italiano]
2. Incroci e attraversamenti
Incroci con semaforo
TGli incroci con semaforo sono tendenzialmente pericolosi per i ciclisti; tuttavia sono anche indispensabili per permettere ai ciclisti di attraversare arterie stradali molto trafficate. Una progettazione che tenga conto delle esigenze dei ciclisti li deve rendere chiaramente visibili, deve consentire manovre rapide e semplici e ridurre il tempo di attesa, per esempio tramite una svolta continua a destra o una linea di arresto avanzata. Sui principali collegamenti ciclabili, semafori specifici per i ciclisti o una regolazione del semaforo stesso attenta alle esigenze dei ciclisti possono dare la priorità al passaggio delle biciclette rispetto ai veicoli a motore. Incroci con semaforo (422 kb) [Italiano]
Incroci con rotatoria
Le rotatorie semplici a una sola corsia costituiscono il tipo di incrocio più sicuro per tutti gli utenti della strada - ciclisti compresi - su strade moderatamente trafficate. Le rotatorie più grandi e con più corsie possono diventare “cycle friendly” aggiungendo piste separate per le biciclette. Si può decidere di dare o meno la precedenza alla pista ciclabile in sede propria, l’importante è che la realizzazione della rotatoria e della pista sia adeguata alla scelta compiuta. È possibile anche modificare rotatorie strette già esistenti in modo da favorire le biciclette. Incroci con rotatoria (660 kb) [Italiano]
Incroci con diritto di precedenza
Un incrocio a traffico misto e con diritto di precedenza è la soluzione migliore e più semplice per i ciclisti su incroci poco trafficati. I ciclisti si mescolano al traffico motorizzato per attraversare l’incrocio o per svoltare a destra o a sinistra. Se l’incrocio interessa una strada con diritto di precedenza, interventi speciali possono agevolare i ciclisti: spartitraffico, allontanamenti o avvicinamenti della pista ciclabile alla strada, corsie per biciclette riservate alla svolta. Se i ciclisti percorrono la strada con diritto di precedenza, la segnaletica e la progettazione devono mettere in evidenza il loro diritto di precedenza. I collegamenti della rete ciclabile dovrebbero godere del diritto di precedenza negli incroci. Incroci con diritto di precedenza (578 kb) [Italiano]
Incroci con separazione dei livelli
La separazione dei livelli per i ciclisti prevede tunnel e ponti ciclabili che costituiscono modi sicuri e diretti di attraversare ostacoli come strade e incroci molto trafficati, corsi d’acqua e ferrovie. I tunnel sono più comodi per i ciclisti, ma i ponti potrebbero essere più attrattivi e potenziali pietre miliari. È necessaria una progettazione di qualità per ridurre la pendenza di ponti e tunnel e per migliorare la sicurezza effettiva e percepita.
Incroci con separazione dei livelli (660 kb) [Italiano]
3. Parcheggi
Parcheggi e depositi per biciclette
Piccoli parcheggi per biciclette distribuiti in modo capillare - per esempio supporti a U rovesciata - consentono ai ciclisti di parcheggiare le bici per brevi periodi in prossimità della loro destinazione. Depositi per biciclette più grandi, complessi e sicuri - per esempio bikebox o depositi custoditi - permettono ai ciclisti di lasciare le biciclette per periodi più lunghi in luoghi lievemente più distanti dalla destinazione. Le soluzioni disponibili sono molteplici e vanno da piccoli supporti poco costosi per parcheggi a sistemi automatizzati e custoditi. Parcheggi e depositi per biciclette (1.27 MB) [Italiano]
Parcheggi per biciclette in aree residenziali
Nelle zone residenziali tutti gli abitanti dovrebbero poter disporre di un luogo dove custodire le biciclette durante la notte. Si tratta di un fattore essenziale per incoraggiare la mobilità ciclistica e il possesso di una bicicletta. Lo spazio per alloggiare una o più biciclette dovrebbe essere presente in tutte le nuove abitazioni, tramite apposita richiesta al costruttore o stabilito per legge. In abitazioni più vecchie senza spazi privati adeguati occorre mettere a disposizione del quartiere depositi di prossimità collettivi, sicuri e possibilmente co-gestiti dai residenti. Per esempio le cupole per biciclette sono pratiche bikebox collettive di piccole dimensioni posizionabili lungo le strade. Parcheggi per biciclette in aree residenziali (465 kb) [Italiano]
Parcheggi per biciclette nel centro cittadino
Tutte le città che vogliono promuovere realmente la mobilità ciclistica devono sviluppare una strategia adeguata per offrire sufficienti parcheggi per le biciclette in centro. Una combinazione di piccoli parcheggi diffusi in modo capillare e di grandi depositi sicuri garantisce ai ciclisti un accesso agevole a qualsiasi destinazione urbana. Un’accurata analisi delle esigenze e delle richieste dovrebbe aiutare a stabilire posizione, quantità e tipo dei parcheggi e dei depositi. Il risultato sarà un aumento dei ciclisti, una valorizzazione degli spazi pubblici e una maggiore forza d’attrazione esercitata dal centro della città. Parcheggi per biciclette nel centro cittadino (1.21 MB) [Italiano]
4. Transporti pubblici
Parcheggi per biciclette nelle stazioni di interscambio
La disponibilità di parcheggi e depositi per biciclette nelle stazioni ferroviarie e alle fermate della metropolitana, della metropolitana leggera, dei tram e degli autobus incoraggia i ciclisti a utilizzare la bicicletta in combinazione con i mezzi pubblici per i viaggi più lunghi. Ogni tipo di stazione o fermata necessita di soluzioni di vario genere per il parcheggio e il deposito delle biciclette, in grado di soddisfare le diverse esigenze dei ciclisti. Tali soluzioni devono essere vicine e comode per consentire di cambiare mezzo con facilità e rapidamente. Le stazioni ferroviarie principali offrono ottime potenzialità a sostegno della mobilità ciclistica e possono essere dotate di ciclostazioni che mettono a disposizione dei ciclisti anche servizi aggiuntivi. Parcheggi per biciclette nelle stazioni di interscambio (648 kb) [Italiano]
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